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Recordings of Bach Cantatas & Other Vocal Works

23 dicembre 2023 - Bach Cantatas Website - Aryeh Oron

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Secondo volume in CD delle Cantate di Francesco Feo, tra i maggiori interpreti della poetica religiosa e spirituale dei primi del ‘700.

02 aprile 2023 - About Art Online - Claudio Listanti

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Le “Cantate” di Francesco Feo (Napoli, 1691 – 1761) nella prima registrazione mondiale (con audio)

09 gennaio 2022 - About Art Online - Claudio Listanti

 

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Camerino Festival - Agosto 2021

12 agosto 2021 -

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Lo Scrigno Musicale 02.10.2020

02 ottobre 2020 - Vatican News - Pierluigi Morelli

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Discovers the eighteenth century Neapolitan composer Girolamo Rossi '... an important discovery.'

28 settembre 2020 - Classical Music Daily - Giuseppe Pennisi

Bongiovanni published the CD in late June 2020. This is a musical publishing house in Bologna specializing in rare composers and in premiere recordings. The Cantata di Sant'Antonio di Padua was performed in concert form by Romabarocca in Padua a few months ago at the St Anthony Sanctuary for the Saint's anniversary, but then recorded in a studio for the CD. Lectio Quarta has been played and recorded in the studio just for the purpose of making this CD.
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Nostalgie estive

20 settembre 2020 - Formiche n° 162 - Beckmesser

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Girolamo Rossi: un musicista riscoperto. Alcune sue musiche in un prezioso cd edito dalla casa Bongiovanni

20 settembre 2020 - About Art Online - Claudio LISTANTI

In questa nuova edizione discografica sono comprese la Cantata a due voci con violini in onore di S. Antonio da Padova e la Lectio Quarta a voce sola di contralto con salterio e cembalo. L’esecuzione è curata da Lorenzo Tozzi, musicista e musicologo tra i più competenti oggi per il repertorio barocco, che ha intrapreso anche un accurato e scrupoloso lavoro di ricerca per approfondire gli aspetti biografici dell’autore e per reperire le partiture a base dell’esecuzione...
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Girolamo Rossi Ignote vie della devozione

31 maggio 2020 - Bellini News - Riccardo Cenci

Strane alchimie della storia, che dispensa i propri doni con miracolosa e imperscrutabile generosità. Accadde nella Firenze dei Medici, magnifico catalizzatore di artisti incomparabili, e accadde ancora nella Napoli del Settecento, centro musicale d'Europa e scrigno di inesauribili tesori. Merito di Lorenzo Tozzi, musicologo e direttore da sempre impegnato nella riscoperta del nostro patrimonio culturale, aver tratto da un colpevole oblio l'immagine di Girolamo Rossi, il più ignoto fra i numerosi compositori che portano questo diffusissimo cognome...
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Grande successo di pubblico per

13 novembre 2018 - Frontiera

Dopo il debutto presso il Cantalice ARTeM Festival, il progetto della cantante umbra Lucia Casagrande Raffi, arriva alla stagione aquilana cantando di donne, "Mujeres", nelle espressioni musicali della tradizione del Sud America.

Grande successo di pubblico per alcuni musicisti reatini inseriti nel progetto ” Mujeres: Pasiones y Milagros al Sur” il 10 novembre 2018 ore 18:00 a l’Aquila, per il concerto inserito nella 44° stagione concertistica 2018-2019 – ISA (Istituzione Sinfonica Abruzzese).

Dopo il debutto presso il Cantalice ARTeM Festival, il progetto della cantante umbra Lucia Casagrande Raffi, arriva alla stagione aquilana cantando di donne, “Mujeres”, nelle espressioni musicali della tradizione del Sud America.

Il concerto si apre con le parole di Malala Yousafzai, Premio Nobel per la pace affidate alla voce di Maria Rosaria De Rossi.
In seguito partendo dalla Spagna della musica popolare “antigua” e barocca, in un crescendo di ritmi gitani, incessanti e sanguigni, appassionate, aspre e delicate sfumature vocali, ci si trova nella tradizione ranchera messicana fino a sfiorare il genere cantautorale latino. Molto apprezzati gli arrangiamenti appositamente scritti per questa formazione dal pianista e compositore reatino Paolo Paniconi.

Ottima prova per i musicisti impegnati nel progetto: il M° Graziano Brufani al Contrabbasso, il M° Federico Micheli al Violino, il M° Cristoforo Pasquale alle percussioni, il M° Maristella Focaroli, alla Chitarra, il M° Paolo Paniconi al pianoforte. Alla voce, Lucia Casagrande Raffi riconferma il suo gusto, grande plasticità vocale e personalità interpretativa.

foto di Filippo M. Gianfelice


A Solomeo il Natale ha la voce di Lucia Casagrande Raffi

28 dicembre 2017 - Umbria Libera - Stefano Ragni

Bel concerto di Cantiones Sacrae inserito nella programmazione della Fondazione Federica e Brunello Cucinelli 

C’è anche qualcosa di drammatico nella ricorrenza del Natale. Se lo consideriamo, come è, la persistenza di un culto pagano, la celebrazione della festa del Dies Natalis Solis Invicti era un inno di trionfo alla luce che tornava a illuminare le tenebre.
Così dai tempi degli imperatori Eliogabalo e Aureliano.
Nella Bibbia, in Malachia (III, 20), analogamente, si parla della nascita del Messia come “nuovo sole di giustizia”.
Tra le tante cantilene legate al presepe e alle luci dell’albero, ce n’è una che esprime meglio di altre l’orgoglio e l’impegno di sentirsi cristiano nel giorno della Natività.
E l’ha scritta nel 1847 un maestro dell’opera, Adam, sulle parole di Placide Cappeau. Nella versione originale, ovviamente in francese, l’invocazione al “Roi de Rois” acquista i toni di un’esaltazione che rasenta la mistica guerriera e che rimanda alle profezie di Gioacchino da Fiore, a san Pier Damiani, ai Templari.
Indubbiamente un altro Natale.
Per ascoltare questo infiammato Noël abbiamo dovuto aspettare il primo bis dei due che ieri sera hanno concluso il bel concerto di Cantiones Sacrae inserito nella programmazione della Fondazione Federica e Brunello Cucinelli.
L’appuntamento, che chiude la serie di concerti vedeva un teatro piuttosto pieno e aveva una motivazione in più per essere apprezzato: lo spiegava Federica, con la sobrietà che in Fondazione è d’obbligo: si deve dotare un’ambulanza delle attrezzature pediatriche necessarie, e la generosità di tanti aiuta la causa. Per arrivare al “Minuit chrètien” di Adam il percorso è stato lungo, ma il piano di bordo disposto dal direttore Ciofini era apprezzabile in ogni sua componente.
Prima la voce del coro, che è plastica, consolidata e sicura: il Te Deum di Haydn che apre i giochi è squillante come si deve e l’orchestra dalla Fondazione risponde più che bene al gesto del maestro.
Poi, ecco il regalo di natale, una Lucia Casagrande Raffi, creatura corvina avvolta in verde smeraldo, che canta con voce di soprano pertinente e ben impostata. Suo il vorticoso arabesco dell’Exultate Jubilate, pagina milanese del giovanissimo Mozart e sua anche la mielosa canzone di Gomez che forse poteva essere risparmiata per la sua genericità.
E visto che a Natale si deve essere dolciastri e pacificati, ecco la silloge di Carols arrangiati da M. Gatti. C’è di tutto dalla solenne invocazione dei nobili cavalieri inglesi della Rinascenza, alle campane, alla neve, alle renne, agli angioletti. In un paio di numeri Lucia torna a confortarci, mentre il coro si impegna a soddisfare l’esattezza e la precisione con cui Ciofini taglia il tempo e conduce la cavalcata senza sbavature.C’è ancora spazio per un Magnificat di Schubert, ancora con un’aria di Lucia e l’Amen conclusivo di un coro sempre più galvanizzato. Il perché lo scopriremo al secondo bis. Il primo era il citato Adam, appena una canzone, ma capace di restituire, nella sua profondità, tutto lo spessore della discesa di Dio in terra. E questo è drammatico.
Saremmo stati soddisfatti così, ma un gruppetto di parenti continuava a battere le mani. E lo credo bene! Loro sapeva dell’Allelujah di Haendel programmato al quarantacinquesimo minuto. E lasciamola al Canticum Novum questa soddisfazione, perché l’applauso entusiastico del pubblico se lo sono proprio meritato.
E con loro un maestro come Fabio Ciofini, lineare, semplice, efficace.


Nella chiesa di S. Angelo a Nilo una interessante panoramica sul barocco europeo

04 aprile 2016 - Critica Classica - M.Del Vaglio

Foto Max Cerrito

Il penultimo appuntamento della sezione pasquale della rassegna “Arti in Movimento” ha ospitato, nella chiesa di S. Angelo a Nilo, nel cuore del centro storico di Napoli, l’Accademia Barocca Willelm Hermans.
Il concerto, dal titolo “Sacre Cantiones”, era rivolto ad alcuni brani religiosi, risalenti al periodo barocco, di autori celebri e meno famosi.
In apertura abbiamo ascoltato Stabat Mater per soprano e basso continuo di Giovanni Felice Sances (ca. 1600 – 1679), tenore e compositore molto noto ai suoi tempi, nato a Roma e morto a Vienna, dove soggiornò per più di quarant’anni, ricoprendo una serie di incarichi prestigiosi alla corte degli Asburgo.
Il successivo Panis Angelicus per soprano, traversiere e basso continuo metteva in evidenza un altro autore oggi scarsamente conosciuto, il francese Joseph Bodin de Boismortier (1689-1755), compositore molto prolifico, che diede un notevole apporto alla letteratura flautistica della sua epoca.
E’ anche ricordato come uno dei primi esempi di autore “indipendente”, in quanto ebbe l’autorizzazione a stampare i suoi lavori e visse dei proventi ottenuti dalla vendita degli spartiti.
In un programma del genere, non poteva mancare Johann Sebastian Bach (1685-1750), presente con l’adattamento nella tonalità di sol maggiore per flauto traversiere e clavicembalo della Triosonata per organo in mi bemolle maggiore BWV 525, concepita presumibilmente fra il 1727 ed il 1731, e con l’aria Seele, deine Spezereien, per soprano, traversiere e basso continuo, dall’Oratorio di Pasqua BWV 249, che esordì a Lipsia nel 1725.
Chiusura con Jubilate Deo, per soprano, traversiere e basso continuo di André Campra (1660-1744), musicista transalpino la cui famiglia era originaria del Piemonte, che divenne famoso come autore di drammi in musica e opéra-ballet (fra i quali ricordiamo “L’Europe galante”) e lasciò anche una cospicua produzione di pezzi sacri, ai quali si dedicò esclusivamente a partire dal 1720.
Per quanto riguarda gli esecutori, il soprano Lucia Casagrande Raffi si è dimostrata un’ottima interprete, così come di grande spessore sono risultati gli altri componenti dell’Accademia Barocca Willelm Hermans, Fabio Ceccarelli (traversiere), Alessandra Montani (violoncello) e Fabio Ciofini (clavicembalo e maestro di concerto), che costituiscono un ensemble dedicato (cosa più unica che rara) non ad un musicista o ad un’istituzione, ma ad un costruttore di organi olandese del Seicento, trapiantato in Italia.
In conclusione un concerto di alto livello, che ha ancora una volta sottolineato l’enorme vastità e il grande valore del repertorio legato al barocco europeo.
Foto Max Cerrito


Sinfonia n°2 - Lobgesang ( Inno di Lode) - Felix Mendelssohn-Bartholdy ad Anghiari ( Az)

23 giugno 2014 - La Nazione

...." Un raggio di luce"...una voce difficile da circoscrivere e qualificare, una voce intelligente che punta sulla qualità e non sempre sulla quantità,  una voce tecnicamente salda ma naturale. E' questo che la rende affascinante, soprattutto la capacità quasi magica di creare un legame emotivo costante tra lei, la musica e il pubblico....


Italian Dream In Buenos Aires

17 agosto 2012 - La Nazione

"...Performance dove tanti elementi coesistono tra loro tanto da creare magia: scelte musicali, interpretazione, impasto strumentale, singolare personalità  di ogni musicista.
Musicalità, virtuosismo, ritmo e meritati applausi inchiodano il pubblico per quasi due ore insieme al Tanguedia  Quartet dal sound spiccatamente italiano. Diventa un quintetto perfetto grazie agli incastri vocali della Singer, Lucia Casagrande Raffi dalle indiscutibili doti vocali ed elegante teatralità. Una Buenos Aires duale come la sua voce: bella come una fata e potente come una strega, incantatrice perfida nella dolcezza violenta e drammatica di una voce protesa ad afferrarti l'anima che riesce nel suo intento. Di quelle performance che ti fanno dire << Ancora!>>.
La versione inedita di "Lascia ch'io pianga" vale da sola tutto il concerto.
Una formazione che deve essere seguita.." 


Corriere Dell'Umbria

16 agosto 2012 -

Apertura Gubbio NoBorders Festival 2012
 ..Le incursioni vocali, cariche di grazia e la passionalità della soprano e le note struggenti del compositore argentino Astor Piazzolla - di cui quest’anno ricorrono i 20 anni dalla morte – proposte dagli abruzzesi Tanguedia quartet (Antonio Greco pianoforte, Federico Micheli violino, Massimiliano Tommasoni vibrandoneon/fisarmonica, Davide Peluso contrabbasso) hanno incollato alla sedia il pubblico - oltre 300 persone, tra cui molti turisti e argentini residenti in Italia - per quasi due ore...


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